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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

La vera situazione della Plusdotazione in Europa

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Vi consiglio di leggere questo articolo per farvi un'idea chiara sulla reale situazione dei bimbi Gifted a scuola e il motivo per cui ancora non vengono tanto Considerati neanche quando vi è la possibili di formazione da parte degli insegnanti. Clicca  qui ebbene sì, ancora molta resistenza da parte degli insegnanti che preferiscono non aderire con la carta docenti (nonostante il Miur da ottobre dell'anno scorso abbia dato disposizione che quei soldi nella carta docente debbano essere spesi non per Tablet e cellulari ma per autofinanziarsi i corsi di formazione!) ai vari corsi di formazione in plusdotazione. Eppure insegnano, eppure sono educatori, eppure dovrebbero essere interessati visto che sono all'oscuro se proprio quel ragazzino o bambino insolente,  possa essere magari un bimbo apc e quindi non riconoscendolo dà vita a disagi ecc, e come educatori, a prescindere, dovrebbero essere curiosi e propensi a ogni tipo di formazione. Lavorate con bimbi e ragazzi

Le vere Soluzioni arrivano dagli esperti e da persone veramente interessate. Didattica inclusiva e Gifted

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CENTRO STUDI  Forepsy ci fornisce un esempio su come la scuola Italiana possa prendere esempio da quella americana, più avanti di noi per la Plusdotazione. Clicca  qui Ecco il testo di  Anna La Prova ,  Giorgia De Fabritiis, Cinzia Schiappa e Jennifer Virone Quando parliamo di plusdotazione ci riferiamo ad una condizione per cui  un bambino presenta capacità intellettive superiori a quelle che riportano la maggior parte dei bambini della sua età.  Questa condizione in genere può rendersi più o meno evidente nei bambini in età scolare. Le energie di tali talenti, infatti, non sempre vengono adeguatamente riconosciute e al meglio utilizzate, restando più spesso in sordina. Come viene giustamente sollecitato nell’ambito del progetto “E.T. Education to Talent” della regione Veneto, è bene invece dedicarvisi al pari di come ci si dedica ai bisogni educativi speciali, poiché i bambini ad alto potenziale cognitivo chiedono all’insegnante di adattare la propria didattica, c

NOTA DEL MIUR SUL RICONOSCIMENTO DEI BIMBI APC. È DAVVERO COSÌ?

Miur riconosce i bimbi  plusdotati Clicca qui Da ieri c'è stata questa notizia che sta dando un po' di speranza tra la comunità di coloro che si interessano e vivono i bimbi apc. Ma c'è da essere felici? In parte e spieghiamo il perché : Questa nota è una interpretazione di una legge già in vigore che già esisteva. Nulla di nuovo, quindi... Solo un passetto perché il Miur oltre ad aver fondato il Comitato tecnico per la tutela del diritto allo studio dei bimbi ad alto potenziale cognitivo, del quale fa parte anche la dottoressa Mecchi dell'  Associazione italiana  Farfalle, ha di facto messo parola su questa realtà. Spieghiamo un po' ciò che ancora non si è compreso: I bimbi apc a scuola non hanno bisogno solo di potenziamento o di approfondimento. Loro hanno bisogno di un metodo creato sul loro modo di pensare e ragionare, di insegnamento. Perché? Usando l‘emisfero destro non solo la relazione con l'insegnante inizia innanzitutto tramite il sentimento ma

ASSOCIAZIONE EX NOVO PER IL SUPPORTO DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI AD ALTO POTENZIALE COGNITIVO IN CALABRIA

Ed eccoci arrivati agli ultimi giorni di organizzazione. Come già detto, ho realizzato questa idea per dare un punto di riferimento alle Famiglie calabresi che si trovano nella stessa nostra situazione con figli apc ma che non sanno dove rivolgersi nella loro regione. Mancava quindi una associazione ad hoc su questi bambini e ragazzi... E con tanta tenacia, volontà ho trovato altrettante persone interessate al progetto e... Et voilà. Siamo fiduciose, motivate e piene di energia e di idee. I muri non ci spaventano, si abbattono,  i limiti se esistono, lo sono solo per essere superati e i problemi per essere risolti. Impegno e coraggio non ci mancano. Collaboreremo per corsi di formazione per specialisti e insegnanti con  www.associazionefarfalle.it e creeremo insieme a loro anche Campus estivi. Inoltre abbiamo in programma già 10 laboratori fattibili, originali e molto interessanti Creazione di Rivista mensile sull'alto potenziale cognitivo Creazione e pubblicazione di libri

NON VOGLIO MANGIARE GLI ANIMALI IO, MAMMA

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Oggi, eravamo al Conad e dopo averle comprato l'ennesimo libro del corpo umano ma almeno diverso, della Sassi Science, un libro torcia, iniziamo a girare intorno agli scaffali per fare un po' di spesa.... Arriviamo al banco Macelleria... Proprio io, sì, perché purtroppo ancora mio marito mangia carne e io quindi sono obbligata quasi a comprarla... Comunque... Ad un tratto Maika elargisce: "Mamma che carne è questa? ". Come al solito rispondo" carne rossa, amore mio! ". " no mamma che carne è? È carne di animale? " Io, sapevo bene che sarebbe questo momento ma non lo aspettavo proprio oggi.... " beh, sì, a mamma" Lei mi guarda con gli occhi sgranati "Mamma li hanno uccisi per mangiarli? " Ancora una volta con la colpa in faccia piego la testa in segno di affermazione... Sto male... Davvero... Mi viene da piangere... So già dove vuole arrivare e so già che può pensare che io l'abbia ingannata... È questo l'unico

Tipica discussione con maika

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Nel periodo natalizio, dopo aver fatto l'albero di natale, Maika ha riflettuto su alcune questioni... Un giorno mentre la stavamo accompagnando all'asilo.... Ecco cosa accadde "Stamani era la solita nostra bambina curiosa, ha voluto che le raccontassi tutta la storia di Gesù di ciò che diceva ecc e poi come sempre ci siamo ritrovate a parlare di primitivi.  Le sue Associazioni sono state: mamma ma il mondo è stato creato dal Big ben, non da un dio... Perché diceva Gesù che fosse stato creato da un essere? Perché amore mio All epoca la religione era molto importante per gli uomini e quindi molte cose ancora non le sapevano e dovevano trovare comunque una risposta. Poi tesoro mio scienza e religione sono due cose totalmente differenti. La religione è fede cioè quando tu credi in una cosa anche se non la vedi. La scienza invece è dato di fatto. Ma mamma noi prima eravamo scimmie, vero papà? Si amore mio, risponde mio marito. E noi i primitivi ora li abbiamo q

AFFIDARSI A SPECIALISTI FORMATI IN PLUSDOTAZIONE : Ecco perché

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Perché far valutare tuo/a figlio/a da specialisti formati in plusdotazione? Perché per riconoscere in modo reale un alto potenziale cognitivo ci vuole esperienza,  in quanto il test dell’intelligenza non giustifica né dà risposte a tutto. Inoltre ti elenco altre motivazioni più valide Ecco perché ci vuole esperienza specifica per riconoscere anche in un test l APC Dopo il primo impatto come persona e rapporto   il risultato dipende moltissimo dalla qualità di chi porge il test. Perché e come il risultato dipende talora in modo decisivo dalla qualità di chi porge il test: L’intelligenza e la creatività del testista Talora una risposta può risultare “sbagliata”, ma è frutto di pensiero creativo. Se chi porge il test non lo intuisce, segna un errore, senza approfondire e verificare se la persona è anche capace di dare la risposta più banale. • L’empatia Bisogna comprendere le reazioni comportamentali di chi sta rispondendo. Talora, soprattutto nei bambini, le rispos

LA NOIA E IL CERVELLO CHE PERDE Come quindi evitare la sindrome del cervello pigro.

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Dato che il talento tende a correre nelle famiglie, è ragionevole presumere che sia, almeno parzialmente, genetico. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che i valori e le abitudini sono tramandate da una generazione all'altra più o meno allo stesso modo del nostro DNA. Quindi, dovrebbe essere dato più credito alla natura o alla cultura? Inoltre, ciò che accade a una mente geniale senza adeguato nutrimento? La maggior parte degli psicologi e degli educatori concordano sul fatto che il talento, in una certa misura, è caratterizzato da una certa abilità innata superiore alla media, spesso attribuita alla genetica e / o alla neurodivergenza. Dall'altra parte dello spettro, le mutazioni nel DNA sono accreditate con il contributo ai deficit mentali ed emotivi. Mentre il Progetto Genoma Umano è completo e sappiamo che il DNA gioca un ruolo nello sviluppo del cervello, non sappiamo ancora quali geni influenzano lo sviluppo del cervello e fino a che punto. Il nostro DNA non può

DOLCE RICORDO

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Verso la fine dell'anno 2018,Maika rifletteva sul suo futuro... Questo ciò che accadde ""mamma, ti devo dire una cosa" "dimmi amore" "ora papà va a lavorare, tu anche ma quando sarò anche io grande andrò a lavorare, e farò un bellissimo lavoro. Anzi due. I più belli del. Mondo" "e quali sarebbero? " " farò la dottoressa, chirurgo… e la ballerina. E poi mamma quando non lavoro invece scavero' la terra e troverò tanti reperti belli, come abbiamo fatto quella volta quando poi ho lavorato l argilla. Si mamma farò questo" "sono lavori bellissimi amore mio. E cosa dovrai fare per fare tutti questi bellissimi lavori? " " Mamma, come? Devo imparare a scrivere benissimo, a leggere, la matematica e anche la scienza mamma. Tu sai cosa è la scienza mamma? " " potrei saperlo amore mio, me lo puoi dire però ugualmente?" Si mamma. La scienza ti insegna a sapere di cosa sono fatte le cose. Tutte

Ricordo di un momento....

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Vorrei condividere anche qui un ricordo di ciò che ho scritto l'anno scorso. Eh sì, perché a volte ci provi a magari rallentare e credere con tutta te stessa che magari non è come vedi la situazione ma che, magari, è "normale"... Ma accade sempre che proprio quella CIGNA tutta perché arriva e dice BASTA e ti riporta alla vostra realtà è nel suo mondo magico e che viaggia a 1000 km all'ora.... " C'è sempre il momento, che arriva puntuale, in cui anche se nei 2 giorni passati hai fatto finta di nulla, che tutto andasse bene, che hai cercato di "vivere" come un genitore "normale" con tempi normali e magari più lenti delle montagne russe, in cui hai cercato anche di guardare tua figlia in un modo più "semplice e normale" convincendoti quasi che magari quei tempi lenti, scanditi in base ai minuti e non ai secondi anzi ai millesimi di secondi, potessero essere idonei anche per tua figlia, che hai cercato di distaccarti dai pensier

SECONDA PARTE :MITI DA SFATARE SUI BIMBI APC

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Eccomi qui con la seconda parte dei miti da sfatare sulla Plusdotazione IL BIMBO APC NON FA GRUPPO Vero, almeno in parte e nella maggior parte dei casi. Spieghiamo un po' cosa significa che il bimbo non fa gruppo: il bimbo APC predilige lavorare solo, non gli piace lavorare in gruppo perché il suo focus è talmente alto che ogni tipo di lavoro di gruppo finirebbe per disturbarlo o non parteciperebbe bene al lavoro. Non gli piace aspettare gli altri,  quando lui già sa come e cosa fare. Predilige il rapporto 1:1 ma... Esistono anche bimbi Apc che al contrario riescono a formare gruppi con i compagni ma... Sono coloro che tendono alla leadership. Loro sono quelli che dirigono, che assegnano i compiti da fare e quant'altro. Non sono nati per fare i gregari o altro. Nello sport riescono a interagire bene con la squadra, a collaborare senza problemi, a creare quindi gruppo perché lo scopo perseguito è uguale per tutti ed essendo tendente anche alla perfezione dà il meglio

PRIMA PARTE: MITI DA SFATARE SUI BIMBI APC

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È doveroso sfatare alcuni miti che aleggiano su questi bambini e che, in un certo senso, li penalizzano senza un reale motivo veritiero e accertato. Malgrado le varie informazioni che ormai sono alla portata di tutti, sull'argomento Plusdotazione, pochissimi sono coloro che realmente si interessano a comprendere cosa sia di fatto la Plusdotazione e cosa comporta in un bimbo avere un alto potenziale cognitivo. Nonostante i vari strumenti che abbiamo e che magari si utilizzano anche per cose banali, pochi sono coloro che sfruttano anche internet in modo intelligente, quando un genitore parla loro di plusdotazione o di alto potenziale cognitivo. Per questo motivo è bene che scriva anche sui miti da cancellare e debellare dalla mente alla parola bimbo apc.  Parto con la premessa che ogni bimbo è diverso e unico quindi quando si parla di bimbi si devono considerare anche i lati opposti e considerare ogni tipo di sfumatura.   IL BIMBO APC VIENE ISOLATO  Molto spesso ques

PENSIERO LINEARE E PENSIERO ARBORESCENTE

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SPUNTO DI RIFLESSIONE SUL LIBRO TROPPO INTELLIGENTE PER ESSERE FELICE. Per quanto riguarda l'elaborazione delle informazioni, il cervello Ha due possibilità: 1. ELABORAZIONE LINEARE e SEQUENZIALE  Questo tipo di elaborazione parte da un dato punto e si fa strada per concatenazione logica, giungendo a un risultato dimostrabile. Il fatto di procedere per tappe offre la possibilità di particolare sforzo nel plusdotato. Difatti di fronte a una situazione insolita, un problema da risolvere, un ostacolo da superare, ma anche nella più banale quotidianità, nel suo cervello sono le aree della elaborazione per immagini a mobilitarsi per prime. Il soggetto APC vede delle figure, e solo in un secondo momento le trasforma in parole. Con una doppia difficoltà: - l'immagine può essere il punto di partenza per nuova associazione di idee arborescenti,. Perciò il plusdotato deve riuscire a fissarle nella sua testa per trasformarle rapidamente in parole. Ad esempio per la maggio

VIAGGIO NEL CERVELLO DEI PLUSDOTATI

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SPUNTI DI RIFLESSIONE DAL LIBRO TROPPO INTELLIGENTE PER ESSERE FELICI IPERATTIVAZIONE CEREBRALE: IL CERVELLO IN TEMPESTA : il cervello dei bambini plusdotati è in continuo stato di iperattività, dotato di connessioni fulminee che si dispiegano simultaneamente in tutte le regioni. Un brulichio neurale costante che incrementa il potenziale cognitivo Ma che diventa difficile da canalizzare. Il libro riporta alcune affermazioni di questi bambini: " Ho talmente tante idee che mi passano per la testa che cerco di parlare in fretta per riuscire a dire tutto, ma poi mi impappino, è una catastrofe " " pensa così tante cose contemporaneamente che in certi momenti vado in confusione e perdo il filo. Il mio cervello va troppo veloce e io ho l'impressione di dimenticare delle idee essenziali" " a volte la mia scatola cranica va a mille, si surriscalda al punto che ho paura che possa andare in tilt. E la cosa mi terrorizza. Allora cerco di sforzarmi di non p

Cosa significa Plusdotazione

Avere un alto QI non significa essere plusdotati. Il test del QI è solo un indicatore che ci dice che la Plusdotazione può essere o meno presente nel soggetto valutato. La Plusdotazione è un modo di vivere, pensare, concepire il mondo circostante diverso, divergente. La plusdotazione è un modo diverso di essere intelligenti. Non si tratta di essere intelligente da un punto di vista quantitativo ma di essere dotati di una intelligenza qualitativamente diversa. Gli errori più comuni che si fanno, quando sentiamo la parola Plusdotato, sono: Confondiamo l’intelligenza con l’efficacia, dimenticando che l’una non garantisce l’altra. L’intelligenza è una cosa, l’efficacia è frutto di impegno, predisposizione e via dicendo.  Mescoliamo competenze e successo Molto spesso si associa a un QI alto ma in grado di conformarsi alle esigenze dell’ambiente a uno qualitativamente differente, il cui modo di funzionare può essere fonte di dolore ed insuccesso, ad esempio quello dei plusdotati ch